7 elementi da considerare per aprire un ecommerce

In questo articolo andremo a vedere 7 elementi da considerare per aprire un ecommerce

Hai deciso di aprire un e-commerce e vendere online?

Hai notato, con la pandemia, che le vendite online sono esplose e vuoi entrare in un mercato?

Oppure vuoi creare un tuo brand e vendere i tuoi prodotti?

Allora, questo articolo è ciò che stai cercando, perché ti elencherò 7 elementi da considerare per aprire un ecommerce.

Ti avverto subito che, se vuoi informazioni sugli aspetti fiscali legati all’ecommerce, non troverai nulla di approfondito.

Infatti, non essendo io un esperto di fiscalità, preferisco lasciare questo argomento a qualcun altro. 

Qui tratterò solo gli aspetti tecnici per lo sviluppo delle vendite online e del marketing per pubblicizzare i prodotti online.

Per iniziare mi sembra doveroso specificare, per chi è alle prime armi, cos’è un ecommerce.

Un e-commerce non è altro che un sito attraverso il quale è possibile vendere prodotti (o acquistare, se sei il consumatore).

Hai presente Amazon?

Certo che sì, infatti Amazon è l’e-commerce più importante al mondo, o almeno nella parte occidentale del mondo. In Cina, la piattaforma di vendite online più importante, è Alibaba.

È difficile creare un e-commerce?

Sicuramente oggi meno di qualche anno fa!

Attualmente, esistono decine di strumenti utili per valutare, testare e analizzare mercati e prodotti e capire se un’idea è vincente o meno.

Quello che ti voglio dire subito è:

non avere paura di sbagliare!

Prova, correggi e riprova ancora, ma con consapevolezza di ciò che fai, per evitare di sprecare budget inutili.

Allora, quali sono le prime difficoltà che la maggior parte delle persone incontra prima di iniziare a vendere online? 

Quale prodotto?

Quale piattaforma?

Come pubblicizzare i prodotti?

Come convincere le persone a comprare?

Partiamo con la nostra check-list…

Prodotto

Uno dei primi problemi è decidere il tipo di prodotto da vendere, a meno che tu non abbia già le idee chiare.

Concentrati su un tipo di prodotto per volta.

Proponi prodotti il più specifici possibile, puntando ad una nicchia di mercato, preferibilmente poco servita.

Per aprire un ecommerce non hai bisogno di avere a disposizione subito centinaia di prodotti…

Iniziare con un massimo di sei o sette prodotti.

Ricorda sempre che lo scopo principale è risolvere un problema.

Se offri 20 prodotti diversi i tuoi sforzi saranno divisi fra tutti i target diversi.

Una situazione difficile da gestire se si è all’inizio con poca esperienza.

Un po’ più semplice potrebbe essere il caso di un e-commerce monomarca con un target molto specifico come, ad esempio, un brand di abbigliamento sportivo 100% made in Italy, dove anche il prezzo potrebbe selezionare il cliente in modo indiretto.

Il senso di tutto questo discorso è:

inizia nel modo più semplice possibile, con pochi prodotti (o più prodotti per un target super specifico).

Avrai tutto il tempo in seguito per espandere la tua clientela.

Piattaforma

Quale piattaforma scegliere per il proprio e-commerce?

Te lo consiglio senza mezzi termini: Shopify.

Tra tutte le piattaforme per e-commerce è (a mio parere) la migliore.

L’interfaccia è semplice e intuitiva, offre diverse applicazioni che ti permettono di fare qualsiasi cosa.

Il caricamento dei prodotti è veloce, non bisogna essere esperti di programmazione per utilizzarlo (ma nemmeno gli altri, per onestà).

Le alternative sarebbero WooCommerce di WordPress, un plugin gratuito, ma a mio avviso non troppo affidabile.

Non fraintendermi, è valido e io stesso lo sto usando.

È gratuito e, quindi, lo consiglio per chi non vuole avere un abbonamento, ma in ogni caso dovrai pagare l’hosting ogni anno.

Molto semplice da usare, forse troppo, ma paradossalmente meno intuitivo di Shopify.

Magento?

Per me troppo macchinoso e formale;

in diverse occasioni ha creato qualche difficoltà nella gestione ordinaria a causa di qualche bug, nonostante con le nuove versioni sia migliorato.

Potrebbe sembrare più professionale, ma a me interessa la praticità.

E credo anche a te e a chi inizia un business online.

Shopify è utilizzato da decine di realtà italiane con un enorme successo, quindi è sicuramente una piattaforma che non preclude nulla ed è in forte espansione. 

Per quanto riguarda Prestashop e Joomla non mi sento di dare un giudizio non avendoli mai provati personalmente, quindi preferisco astenermi. 

Branding

Per avviare un sito di vendite online hai bisogno di un brand.

Cosa vuol dire?

Un logo?

Anche, ma non solo.

Sicuramente bisognerà partire dal nome, dal logo, da un eventuale claim e tutti gli elementi necessari a trasmettere il tuo messaggio e i valori del tuo business ai tuoi clienti.

Almeno per il logo del tuo e-commerce lascia perdere il tuo amico o tuo cugino che prova ad usare i programmi di grafica.

Affidati ad un esperto:

il tuo logo sarà una delle prime cose che le persone vedranno e deve essere fatto nel miglior modo possibile!

Lo stesso vale per la grafica del sito e, nei limiti delle tue possibilità, per i contenuti social. 

Online trovi tutti i professionisti e freelancer che desideri, chiedi un preventivo e scegli in base a ciò che preferisci.

Non sottovalutare il branding!

Fotografie

Non sottovalutare il branding vuol dire anche fare bella figura nella presentazione dei prodotti.

Non puoi presentare ai tuoi futuri clienti delle fotografie improvvisate, o finte, dei prodotti che vuoi vendere loro.

Potresti perdere la credibilità e far scappare le persone dal tuo sito.

E non puoi prendere le foto da altri siti e spacciarle per tue, a meno che tu non abbia un esplicito consenso.

Hai bisogno di una macchina fotografica?

No!

Tutti i nuovi smartphone sono dotati di una fotocamera decente.

Ti basta è una corretta gestione della luce.

Puoi imparare alcune semplici tecniche di base per le foto di prodotto su Youtube, gratuitamente.

Basta un po’ di buona volontà.

Fai attenzione allo sfondo…

Se hai dei prodotti piccoli puoi scegliere uno sfondo bianco, o un altro colore ben abbinato al tuo brand.

Oppure potresti creare delle scenografie molto semplici prendendo spunto su Pinterest.

Email Marketing

Per aprire il tuo ecommerce, e soprattutto per mantenerlo, hai bisogno di instaurare un rapporto con i tuoi clienti. Un metodo semplice ed efficace per farlo è puntare sull’email marketing.

Le piattaforme e-commerce di cui abbiamo parlato prima hanno delle app per impostare le email automatiche e possono essere integrate con i migliori tool per email marketing (ActiveCampaign, MailChimp, SendinBlue ecc.).

Noi di Digital flow utilizziamo e consigliamo ActiveCampaign, che riteniamo essere lo strumento di email marketing più completo e con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.

La prima cosa da fare è impostare una flow di benvenuto, cioè una serie di email automatiche per chi decide di iscriversi alla tua newsletter.

Puoi inserire un popup che compare sulle pagine del tuo e-commerce per invogliare le persone a lasciare la propria email, in cambio di un codice sconto per il primo acquisto.

Puoi impostare delle email automatiche inviate a intervalli stabiliti tramite l’app del sito.

Puoi decidere, per esempio, che dopo qualche minuto dalla registrazione una persona riceva un’email di benvenuto e dopo qualche giorno un’email di presentazione del tuo brand.

Ti consiglio di attivare il double opt-in:

in questo caso le persone dovranno confermare la propria iscrizione alla newsletter ed evitare che le tue email finiscano negli spam (anche se non è garantito).

Social Network

Pensi davvero di  poter aprire un ecommerce e di vendere i tuoi prodotti senza promuoverli sui social?

Buona fortuna!

Senza la componente social è difficile che un brand poco conosciuto possa fare fortuna.

Non impossibile, ma difficile.

La domanda vera è: perché non farlo?

Crea la pagina Facebook e Instagram del tuo brand per raggiungere migliaia di persone, interagire con loro, instaurare un rapporto di fiducia e gestire la clientela.

É possibile, da un po’ di tempo, creare delle vere e proprie vetrine per i tuoi prodotti sia su Facebook che su Instagram e dare alle persone la possibilità di scegliere i tuoi prodotti direttamente dai social.

Puoi creare una community di persone con gli stessi interessi e veicolare più facilmente i valori del tuo brand.

Lo scopo finale è quello di trasformare i tuoi clienti in ambassador, cioè persone che consigliano i tuoi prodotti ad altre persone.

La componente sociale nella scelta d’acquisto è importantissima;

per questo devi favorire una discussione positiva sul tuo brand.

Pubblica contenuti interessanti per il tuo pubblico e stabilisci un piano editoriale coerente con i valori del tuo brand.

Advertising

Per vendere online avrai bisogno, ad un certo punto, di creare delle pubblicità a pagamento.

Puoi farlo sia sui social che sui motori di ricerca.

Qual è la differenza?

Sui social, attraverso l’advertising, puoi intercettare una domanda latente.

Cosa vuol dire?

Le persone sono sui social soprattutto quando hanno tempo libero e, dunque, sono in una fase passiva della propria giornata.

Tu, con le ADS, puoi farti vedere dalle persone mentre navigano sui social.

Sui motori di ricerca, invece, puoi intercettare una domanda espressa;

le persone vanno sui motori di ricerca quando hanno bisogno di qualcosa.

In quel caso puoi farti trovare e risolvere un problema.

Il discorso è un po’ più complesso, ma per ora ti basti sapere questo per capire quando utilizzare l’uno e quando utilizzare l’altro.

Ma come funzionano le ADS?

L’advertising è molto efficace perché si fonda sulla mole di dati che i social e i motori di ricerca raccolgono sugli utenti.

Grazie ad essi, sono in grado di mostrare le pubblicità e i prodotti pertinenti alle persone che con maggior probabilità saranno interessate ad essi e disposte ad acquistare. 

La cosa migliore è che le ADS sono ottimizzate con il tempo:

in pratica, vuol dire che sia i social sia i motori di ricerca, durante il periodo di sponsorizzazione della tua pubblicità, aggiustano il tiro sempre di più e la scelta delle persone a cui mostrare il contenuto sponsorizzato diventa sempre più precisa, con un miglioramento delle performance e un abbassamento dei costi.

Ecco perché ti consiglio di investire sulle ADS.

Ti ho indicato i 7 elementi da considerare per aprire un ecommerce.

Come ti dicevo all’inizio, non ho trattato gli aspetti fiscali delle vendite online.

Ciò che posso dirti è questo: la vendita online è associata, per ora, alla vendita per corrispondenza; se vuoi farti un’idea delle normative di riferimento, cerca informazioni riguardo alla vendita per corrispondenza.

Per quanto concerne il punto che spaventa molte persone, ossia la Partita iva, voglio tranquillizzarti: la partita iva è necessaria per vendere ma non è così spaventoso come sembra aprirne una.

Parla con un buon commercialista, possibilmente specializzato in commercio online, e buttati in questo mondo.

Conclusioni

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile per capire quali sono i 7 elementi da considerare per aprire un ecommerce.

Ricordati che se vuoi comprendere e sfruttare il digital marketing puoi seguire Digital flow su Instagram, dove pubblichiamo contenuti utili per chi vuole conoscere meglio questo mondo.

Ti consiglio inoltre di iscriverti alla newsletter, in questo modo riceverai un avviso ogni volta che uscirà un nuovo articolo sul blog e riceverai dei contenuti esclusivi, ovviamente a tema digital marketing.

In questo articolo ti ho parlato dei 7 elementi da considerare per aprire un ecommerce, a presto e ricorda…

Comprendi e sfrutta il digital marketing.

 

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