Sicuramente hai già sentito parlare di “messaggi subliminali” che si vocifera siano nascosti un po’ qui e un po’ lì in testi di canzoni celebri, in scene di vecchi cartoni animati Disney o nelle trasmissioni TV.
Oggi, siamo qui non per parlare di “messaggi subliminali”, bensì di “messaggi pubblicitari subliminali“;
cose simili, ma non identiche.
In questo articolo
Messaggi subliminali: un po’ di storia
La pubblicità subliminale vera e propria la si fa risalire al 1957, quando tale James Vicary ebbe una intuizione che volle sperimentare:
inserire dei fotogrammi extra all’interno delle pellicole del film Picnic al cinema di Fort Lee nel New Jersey.
Stiamo parlando di singoli fotogrammi, quindi su per giù visibili per un ventiquattresimo di secondo.
James Vicary – studioso delle tendenze di mercato e pioniere nello studio del comportamento del consumatore e delle reazioni dello stesso ai diversi strumenti pubblicitari – nonostante la brevissima durata di questi fotogrammi, scelse di inserirci non un’immagine, ma una scritta, nello specifico “Eat Popcorn” e “Drink Coca Cola”.
Parole che apparvero per appena un istante, troppo poco affinché gli spettatori del film potessero leggerle coscientemente, ma abbastanza affinché il loro subconscio le captasse e le interiorizzasse.
Il risultato?
Durante gli intervalli della proiezione del film, le vendite di Coca Cola crebbero del 18,1% e quelle di pop corn addirittura del 57,8%!
I risultati dello studio furono tali da generare quasi una isteria di massa spaventata da quanto facilmente il subconscio potesse condizionare l’essere umano.
Ma quando altri studiosi provarono a cercare evidenze di questo fenomeno e chiesero spiegazioni a James Vicary lui, curiosamente, si rifiutò di dare delucidazioni precise o di ripetere l’esperimento.
Qualche anno dopo, nel 1962, James Vicary confessò come quell’esperimento non fosse mai realmente avvenuto, ma che si era trattato di una montatura volta a risollevare le sorti della sua azienda di ricerca, attirando i riflettori e l’interesse collettivo.
Poco importò che fosse stato tutto smentito:
il concetto di “pubblicità subliminale” si era ormai diffuso in tutto il mondo come qualcosa di reale e potenzialmente pericoloso, tanto che gli USA minacciarono di ritirare la licenza a chiunque avesse fatto ricorso alla pubblicità subliminale, che fu presto bandita in moltissime Nazioni in tutto il mondo.
Come funziona
Alla luce di questo, non sta certo a me dirti se la pubblicità subliminale possa avere un vero e proprio impatto, anche perché molto dipende da fattori esterni ed interni all’individuo:
ognuno di noi ha un diverso vissuto ed attribuisce sfumature di significato diverse alle cose, quindi, non è facile pensare di veicolare messaggi subliminali efficaci su chiunque.
Ma se sei qui è perché vuoi saperne di più.
Quindi, vediamo come funziona la pubblicità subliminale.
Da manuale, le campagne di pubblicità subliminale sono quelle che trasmettono messaggi occulti (visivi o audio) che vengono recepiti unicamente in forma incosciente e che presentano queste caratteristiche:
- Sono impercettibili alla mente ma percettibili per il subconscio;
- Sono in grado di modificare in maniera inconscia il comportamento di chi osserva;
- Fanno leva con la suggestione dei consumatori;
- Ricorrono a immagini, suoni o altri tipi stimoli per i 5 sensi.
Il Marketing classifica 6 tipologie di messaggi pubblicitari subliminali,.
Vediamoli.
1. Emissioni ad alta frequenza
Similmente all’esperimento di James Vicary, consiste nell’inserimento di immagini o suoni che si manifestino solo per una frazione di secondo e non possono essere percepiti in maniera conscia dall’individuo.
In questa scene del film Fight Club, viene spiegato piuttosto chiaramente il tutto in maniera anche molto spassosa.
2. Le immagini nascoste
In questo caso, le immagini non vengono mostrate per un solo fotogramma, ma l’esposizione è lievemente più lunga;
il trucco sta nel camuffare l’immagine che si intende nascondere, così che appaia quasi invisibile.
L’inconscio registra però quell’immagine ed è qui che si realizza la trasmissione del messaggio subliminale.
Ad esempio, non chiedetemi perché in questo vecchio cartone animato Disney, all’interno di una finestra, apparisse la silhouette di una donna nuda con il cranio mancante.
Quel che è certo è che la Walt Disney è stata condannata per questo genere di “messaggi subliminali”.
Dopo una causa di 10 anni terminata nel 2004, la Disney ha dovuto pagare una multa da 70 milioni di dollari per l’inserimento “scherzoso” di immagini pornografiche o che istigherebbero al satanismo e all’uso di cocaina.
3. Le illusioni visuali
In questo caso, il messaggio subliminale avviene manipolando le linee o i punti presenti in un’immagine così da creare figure o silhouette diverse da quelle rappresentate.
Non è propriamente un esempio conclamato di messaggio subliminale, ma serve a rendere l’idea di ciò che si intende con “illusione visuale“.
In questa vecchia puntata dei Simpson, trasmessa negli anni ’90, Bart indica una rivista in cui, oltre alla scritta espressamente leggibile “NEW YORK $9”, è possibile leggere “NEW YORK 9/11” con l’undici formato visivamente dalle due torri gemelle che, guarda caso, sarebbero crollate proprio nel giorno 9/11 del 2001.
Difficilmente si tratta di un messaggio subliminale, a meno che non si voglia credere che gli autori dei Simpson fossero in grado di prevedere il futuro, ma è un esempio che rende l’idea piuttosto bene.
4. Il doppio senso
Su questo c’è davvero poco da aggiungere.
Sappiamo tutti cos’è un doppio senso e, in ambito pubblicitario-subliminale ,non è poi così differente.
Si tratta di immagini che hanno un chiaro significato esplicito, ma ne comunicano contemporaneamente un secondo più implicito e subliminale.
Un esempio?
Questa locandina promozionale per un salone di parrucchieri evidentemente per donne…
5. Luce e suono ad alta intensità
Simile al primo, ma in questo caso si sfrutta un flash di luce su un particolare punto dell’immagine o un picco sonoro per concentrare l’attenzione dell’individuo su un particolare elemento.
6. Ambientazione di luce e suono
Questo è il meno “subliminale” perché consiste nel ricreare effettivamente l’atmosfera di un determinato luogo utilizzando luci, suoni, oggetti specifici per evocare determinate emozioni nelle persone:
entrare, ad esempio, in uno store di prodotti da montagna e trovare un’ambientazione fresca, odore di pino e muschio nell’aria, luci come un’alba in vetta e corde come ornamenti degli scaffali…
fa la differenza, una differenza pienamente subliminale.
Se ti interessa esplorare ogni pertugio della pubblicità, non perderti il nostro articolo sulla pubblicità nativa.
Conclusioni
Difficile consigliare se, come, quando e – soprattutto – quanto fare ricorso ai messaggi subliminali quando si fa Marketing.
Sicuramente, rappresentano uno strumento relativamente potente e, come sanno tutti, da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Questo articolo finisce qui, non dimenticare che se vuoi comprendere e sfruttare il Digital Marketing puoi seguire Digital flow su Instagram, dove pubblichiamo contenuti utili per chi vuole conoscere meglio questo mondo.
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In questo articolo ti ho parlato del principio di scarsità dei messaggi subliminali nella pubblicità al servizio del Marketing.
A presto e ricorda…
Comprendi e sfrutta il digital marketing.
Oppure rimani succube del suo potere e accettane le conseguenze.