Quando si sta sul mercato si è sempre, costantemente, in concorrenza con qualcun altro e questo è un dato di fatto.
Assodato.
Quello che ne consegue è che quando si compete online, magari per specifiche nicchie di mercato, solo una piccola, talvolta piccolissima fetta di brand riesce a catturare quasi tutta l’attenzione del target in questione.
E allora che fare se si è piccoli, con poco budget e magari zero risorse per sofisticate analisi di mercato necessarie per mettere in piedi una propria strategia di crescita?
In questo articolo cerco di darti una risposta chiara, introducendoti e spiegandoti cos’è il reverse engineering.
In questo articolo
Cos’è il Reverse engineering
Ingegneria inversa, si traduce così il termine reverse engineering e, per spiegare di che si tratta, mi piace sempre fare questo esempio.
Immagina che domani un disco volante si schianti sulla terra.
Gli scienziati di tutto il mondo accorrono sul luogo dell’impatto e, sorprendentemente, nonostante il veicolo sia ormai un rottame inutilizzabile, una buona parte è ancora illesa.
Gli scienziati portano il tutto in laboratorio e smontano pezzo dopo pezzo quel che resta della navicella aliena, analizzandone la composizione, la tecnologia e la filosofia ingegneristica che c’è dietro.
Qualche mese dopo, finite le analisi, gli scienziati organizzano una grande conferenza stampa, lì annunciano di aver costruito da zero il primo disco volante della razza umana.
Cosa è successo?
Appena qualche mese prima, l’umanità non aveva idea di come far volare qualcosa a forma di disco, né aveva risorse da investire in ricerca di nuove tecnologie di volo e si accontentava, quindi, di volare “con le ali” degli aeroplani.
Tuttavia, analizzando un prodotto più avanzato e già finito, già testato, è stata in grado, a costo zero, di capire come ricostruire da sé quel disco volante così futuristico.
Torniamo al marketing, ora.
Capito cos’è il reverse engineering e che potenziale ha se applicato al marketing?
Occhio ai competitor
Se solo pochissime realtà riescono a catturare la maggior parte dell’attenzione, bisognerà capire innanzitutto come funziona il loro approccio che è già testato e funzionante.
Cos’è il reverse engineering?
Vuol dire copiare?
No, vuol dire analizzare.
Ogni azienda, ogni brand, ha punti di forza e debolezza da tenere in considerazione quando crea una strategia di marketing.
Se tu, nuova piccola realtà, vuoi crescere, hai il vantaggio di poter attingere ad una moltitudine di strategie diverse:
basterà guardare i principali competitor, capire su quali punti scendono a patti con i loro punti di debolezza e quali fra i loro punti di forza funzionano di più sul pubblico, attuando così un reverse engineering.
Con tutti questi dati in mente ti servirà solo un po’ di tempo, di ragionamento e di pazienza e sarai in grado di costruire il tuo “disco volante”.
Si tratta di osservare attentamente le loro strategie, piattaforme di comunicazione, stili comunicativi, interazioni con il target audience e offerte di prodotti o servizi.
L’obiettivo è identificare i punti di forza e di debolezza dei competitor e utilizzare tali informazioni per creare la propria strategia di marketing con il reverse engineering.
Reverse Engineering nell’analisi dei competitors
Per condurre un’analisi efficace dei competitor sfruttando il reverse engineering, è importante porre le giuste domande e raccogliere informazioni rilevanti. Ecco alcuni aspetti chiave da considerare durante l’analisi:
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Piattaforme di presenza: Identifica su quali piattaforme i competitor sono attivi. Sono presenti su Instagram, Facebook, Telegram o altre? Comprendere dove sono concentrati ti aiuterà a selezionare le giuste piattaforme per raggiungere il tuo target audience e ad attuare una strategia di reverse engineering.
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Stile comunicativo: Osserva l’approccio comunicativo adottato dai competitor con il reverse engineering. Preferiscono scrivere, utilizzare video o entrambi? Quale tono e stile comunicativo utilizzano? È importante capire come si presentano al pubblico e se il loro stile è più serio, scanzonato, simpatico o professionale.
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Presenza online: Analizza se i competitor hanno un sito web e come lo utilizzano. Sono presenti collegamenti ai social media? La presenza online è integrata in modo efficace? Se un competitor non ha un sito web, cerca di capire il motivo dietro questa scelta. Questo ti porterà grazie al reverse engineering ad analizzare le opportunità ad alto potenziale.
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Interazione con il target audience: Indaga su come i competitor interagiscono con il loro pubblico di riferimento. Lo fanno direttamente o indirettamente? Sono attivi nella risposta ai commenti o nelle conversazioni online? L’interazione con il target audience è un elemento fondamentale per costruire una relazione di fiducia e coinvolgimento.
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Offerta di prodotti/servizi: Esamina i prodotti o servizi offerti dai competitor con la tecnica di reverse engineering. Sono focalizzati su un particolare settore o offrono una vasta gamma di soluzioni? Queste informazioni ti aiuteranno a posizionare il tuo prodotto o servizio in modo unico e differenziato.
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Approccio alle vendite: Valuta se i competitor adottano un approccio diretto o più sottile nelle loro strategie di vendita. Studia come comunicano il valore del loro prodotto o servizio e come si presentano al pubblico attraverso il reverse engineering. Questo ti aiuterà a comprendere come affrontare le vendite in modo efficace.
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Posizionamento di prezzo: Analizza il posizionamento di prezzo dei competitor. Si focalizzano su una fascia premium o cercano di raggiungere un ampio numero di clienti offrendo prezzi più accessibili? Comprendere il posizionamento di prezzo ti aiuterà a stabilire la tua strategia di pricing.
Queste sono tutte osservazioni che faranno la differenza quando le sfrutterai grazie al reverse engineering
Reverse Engineering nel Copywriting Persuasivo
Il reverse engineering nel copywriting persuasivo ti permette di imparare dai migliori e di adattare le strategie di successo alla tua realtà. Tuttavia, ricorda che l’obiettivo non è copiare pedissequamente i competitor, ma piuttosto comprendere i principi chiave che li rendono efficaci e adattarli alle tue esigenze sfruttando il reverse engineering.
Ecco alcune linee guida per applicare il reverse engineering nel copywriting persuasivo:
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Identifica i punti di forza dei competitor: Analizza i punti di forza dei competitor e cerca di capire cosa li rende efficaci. Potrebbero essere il tono comunicativo, l’uso di storie coinvolgenti o l’offerta di soluzioni uniche. Cerca di comprendere questi elementi e utilizzali come punto di partenza per sviluppare la tua strategia di copywriting persuasivo.
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Differenzia la tua offerta: Non limitarti a copiare ciò che funziona per i competitor, ma trova il modo di differenziarti. Identifica i punti deboli dei competitor e cerca di offrire un valore aggiunto o una soluzione migliore. Mostra al tuo target audience perché il tuo prodotto o servizio è la scelta ideale. Ricorda che il reverse engineering sfrutta a pieno il suo potenziale quando adattiamo quella determinata caratteristica al nostro contesto.
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Crea una narrazione coinvolgente: Utilizza il linguaggio tone of voice che rispecchia l’identità del tuo brand e crea una narrazione coinvolgente. Sii autentico e trasmetti il tuo messaggio in modo chiaro e persuasivo. Utilizza frasi semplici, ma evita di essere troppo schematico. Coinvolgi il pubblico e spiega i benefici del tuo prodotto o servizio in modo convincente.
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Ottimizzazione SEO: Assicurati di ottimizzare l’articolo per la keyword “reverse engineering” al fine di posizionarti nella pagina 1 di Google. Utilizza la keyword nelle headline, subheading, alt tags, titolo, meta description e nel corpo dell’articolo. Tuttavia, fai attenzione a non essere eccessivamente promozionale. Concentrati invece sulla spiegazione dei motivi per cui il tuo prodotto è la migliore soluzione sul mercato.
La via maestra
Da questo articolo vorrei tu portassi a casa un unico concetto, in realtà.
Lavorare nel marketing non sarà la più facile delle occupazioni, ma ha alcuni vantaggi che tanti altri settori mai potranno avere.
Diversamente da un cardiochirurgo che può fare esperienza degli interventi medici solo dal punto di vista di chi esegue l’operazione, un marketer è sempre sia soggetto attivo di marketing (quando lo fa) che soggetto passivo di marketing (quando lo riceve da potenziale cliente).
Questo significa poter sempre sfruttare in ogni momento della giornata il reverse engineering. Apri gli occhi, chiediti sempre perché le aziende fanno le scelte che fanno e cerca la logica e la filosofia dietro le inserzioni che vedi in giro, le campagne a cui vieni esposto, le iniziative in cui vieni coinvolto.
Il marketing è tutto, tutto è marketing.
Conclusioni
Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile per capire cos’è il reverse engineering applicato al marketing
Ricordati che se vuoi comprendere e sfruttare il digital marketing puoi seguire Digital flow su Instagram, dove pubblichiamo contenuti utili per chi vuole conoscere meglio questo mondo.
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In questo articolo ti ho parlato del reverse engineering, a presto e ricorda…
Comprendi e sfrutta il digital marketing.
Oppure rimani succube del suo potere e accettane le conseguenze.