Il mondo digital contro lo spreco alimentare: il caso Cortilia, Babaco Market e Too Good To Go

Ad oggi un tema che ci vede sempre più coinvolti è lo spreco alimentare. Come consumatori abbiamo la libertà e la possibilità di operare delle scelte sostenibili da un punto di vista ambientale e sociale. In particolar modo, prima di procedere alla lettura, prenditi qualche secondo per riflettere: Secondo te in che modo il consumatore nella propria quotidianità ha la possibilità di fare delle scelte che hanno ricadute positive sull’ambiente? Tu le stai già adottando?

 

Analisi del consumatore critico e consapevole

Recentemente si sta assistendo sempre di più ad un cambiamento del comportamento del consumatore, in particolare a seguito dello scoppio della pandemia, che ha portato le persone ad approcciarsi ad uno stile di vita più sostenibile. Il consumatore ad oggi è più attento a sostenere la filiera locale piuttosto che quella globale e spende più tempo per reperire informazioni rispetto a ciò che consuma.

Lo avrai notato anche tu quando vai a fare la spesa al supermercato: alcune persone passano alcuni minuti a contemplare la vastità di marche di un singolo prodotto prima di procedere all’acquisto, confrontano le etichette, guardano la dicitura degli ingredienti, cercano di capire la filiera di provenienza etc.

Il modo in cui le persone fanno la spesa al giorno d’oggi dice molto rispetto al prototipo del consumatore medio. In particolar modo sta emergendo sempre di più il cosiddetto “consumatore critico”, ossia colui che acquista tenendo conto dell’impatto che le proprie scelte hanno a livello ambientale e sociale. Il consumatore critico ricerca attivamente le informazioni ritenute necessarie per sostenere il processo di acquisto e di consumo sostenibile e questo avviene prevalentemente attraverso i canali social (Instagram, Tiktok etc.). Vediamo quindi come in un mondo che scorre veloce e in continuo cambiamento, il consumatore critico cerca di prendersi del tempo per riuscire a comprendere cosa offre il mercato al fine di compiere delle scelte pensate.

 

L’impatto delle scelte quotidiane sullo spreco alimentare

I consumatori hanno quindi la possibilità di prendere delle scelte sostenibili, che hanno un impatto positivo a livello globale. Infatti, le scelte su cui si basano le nostre azioni nella quotidianità possono avere un’influenza positiva, in termini di prevenzione allo spreco alimentare.

 

Possiamo scegliere alimenti biologici, possiamo evitare di andare nei grandi punti vendita e comprare frutta e verdura dall’ortofrutta di fiducia, possiamo evitare di comprare prodotti imballati con troppa plastica e preferire prodotti sfusi.

Un altro aspetto degno di nota riguarda il fatto che l’educazione al comportamento sostenibile non è così immediata e le campagne pubblicitarie hanno un ruolo decisivo in questo senso. Esse sollecitano i consumatori a farsi delle domande sulle conseguenze delle proprie azioni quotidiane: in che modo le scelte che fai nel quotidiano potrebbero avere un impatto sull’ambiente? Quali sono i valori e le motivazioni delle tue scelte? Cosa potresti cambiare nella tua vita affinché le tue azioni abbiano un impatto positivo?

 

Le nuove app educano il consumatore a contrastare lo spreco alimentare

Oltre alle campagne pubblicitarie, anche i social network (in particolare alcune app) consentono di contrastare l’imminente problematica di spreco alimentare. In particolare, esse sono state in grado di accorciare le distanze tra i consumatori e i punti vendita al dettaglio. Queste piattaforme digitali, da qualche anno a questa parte, hanno avuto un grande successo in termini di contrasto allo spreco alimentare. Al giorno d’oggi, la maggior parte dei consumatori possiede uno smartphone o un tablet e queste app sono spesso gratuite, per cui attraverso queste modalità è possibile raggiungere un numero elevato di consumatori con facilità e immediatezza.

 

Le app per la gestione degli alimenti domestici mirano a ridurre gli sprechi assistendo gli individui negli acquisti, piuttosto che nella condivisione o ridistribuzione degli alimenti.
Le applicazioni mobili consentono di distribuire cibo in modo veloce, flessibile e con un costo relativamente basso. Inoltre, si tratta di applicazioni che mettono in contatto diretto la filiera agricolo-alimentare locale con il consumatore, senza bisogno di ricorrere a intermediari commerciali: tutto ciò rende il servizio più fluido e meno macchinoso.

A questo proposito tre sono le piattaforme che sono nate e hanno recentemente visto il dispiegarsi di un loro ingente sviluppo: Cortilia, Too Good to Go e Babaco Market.

 

Cortilia

 

Cortilia nasce nel 2012 come mercato agricolo online, la sua idea di innovazione è quella di ridurre la distanza tra produttore e consumatore attraverso l’e-commerce. I prodotti che vengono venduti sono certificati e si ha la garanzia che arrivino da società agricole e da allevatori locali.

 

Ad oggi Cortilia è attiva in 800 comuni tra Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio. Lo tsunami della pandemia ha messo a repentaglio le nostre abitudini quotidiane e ha portato ad una netta accelerazione del mondo digitale. Alcune realtà aziendali hanno usufruito di questa accelerazione digitale per poter crescere; tra queste rientra anche Cortilia. Capiamo bene che in un periodo storico come quello del Covid-19, in cui non ci era concesso nulla se non fare il giro dell’isolato, andare al mercato dalla nostra ortofrutta di fiducia non era possibile. Cortilia ha sfruttato a pieno il periodo facendo crescere il proprio canale e-commerce, consegnando direttamente a casa dei consumatori irremovibili nel mantenere un’alimentazione controllata, sostenibile ed eco-friendly.

Diciamocelo chiaramente, al di là della pandemia e dei suoi risvolti, anche noi siamo diventati pigri consumatori e quando troviamo un’alternativa semplice, veloce e conveniente preferiamo quella. Cortilia risponde anche a questi consumatori che non avendo voglia o tempo di recarsi al mercato agricolo si fanno recapitare le box di frutta e verdura direttamente a casa propria, facendo l’ordine online comodamente dal proprio divano o ufficio.

In sintesi, Cortilia ha due facce della medaglia; la prima guarda alla sostenibilità e ai clienti interessati a questi valori e la seconda guarda alla realtà digitale.

 

 

Cortilia è attenta a farsi notare dal consumatore, tanto che con regolarità promuove incisive campagne pubblicitarie. Una recente campagna pubblicitaria di Cortilia, ad esempio, utilizza l’ironia e un pizzico di creatività per indurre dubbi esistenziali dei consumatori quando fanno la spesa. Domande quotidiane, inconsce, che noi tutti ci poniamo nel momento in cui ci troviamo all’esistenziale scelta di quale prodotto scegliere tra la molteplicità di offerte che il mercato pone di fronte. È così che Cortilia si avvicina al consumatore e fa innescare una punta di riflessione sulle scelte che si fanno nel quotidiano, a partire dalla spesa di tutti i giorni.

 

Too Good To Go

 

La piattaforma Too Good To Go, fondata nel 2015 a Copenaghen, ha l’obiettivo di costruire un movimento globale anti-spreco, combattendo di fatto lo spreco alimentare ispirando e responsabilizzando la collettività a lavorare insieme. La piattaforma mette in contatto i consumatori con piccoli e grandi negozi o aziende, i cui prodotti andrebbero altrimenti invenduti e quindi scartati. A fine giornata, i negozianti pubblicizzano attraverso l’app la presenza di una o più “scatole magiche” contenenti prodotti prossimi alla scadenza, che i consumatori andranno a ritirare nel negozio scelto. Il contenuto è sempre una sorpresa perché non è possibile conoscere quali prodotti rimarranno invenduti a fine giornata. La prenotazione e il pagamento avvengono tramite l’applicazione, che utilizzando il GPS dello smartphone visualizza le scatole dei rivenditori vicini, divise per prezzo e categoria.

Too Good to Go ha l’obiettivo di combattere sia lo spreco alimentare, educando i consumatori, che diffondere informazioni e sensibilizzare sul problema dello spreco alimentare.

 

 

Un esempio è la campagna “Etichetta consapevole “. L’obiettivo è sensibilizzare sulla differenza tra “da consumarsi entro” (data di scadenza) e “da consumarsi preferibilmente entro” (data di scadenza) che, è molto sottile e spesso genera confusione. Questa disinformazione ha un impatto enorme sul nostro pianeta: una parte degli sprechi alimentari è dovuto a un’errata interpretazione delle informazioni sulla data di scadenza riportate sulle etichette dei prodotti.

 

Babaco Market

 

Babaco Market è nata nel maggio 2020 e anch’essa ha usufruito del periodo di pandemia per lanciare una nuova proposta anti-spreco. Inizialmente attiva solo su territorio milanese ad oggi è presente anche a Torino, Bologna, Reggio Emilia, Bergamo, Brescia e Pavia.

L’idea nasce dalla volontà di portare a casa dei consumatori casse di frutta e di verdure a rischio di spreco perché brutte e deformate.

Il contenuto della box è sempre una sorpresa per i consumatori poiché varia a seconda dei prodotti che vengono recuperati direttamente dal campo. I prodotti (come si legge dal sito web) sono selezionati sulla base della provenienza, in particolare si pone molta attenzione al fatto che provengano direttamente da territori italiani.

 

I prodotti vengono inoltre selezionati sulla base della specialità del territorio e della stagionalità. Sempre in ottica di sostenibilità e rispetto ambientale Babaco cerca di limitare l’imballaggio di plastica, tanto che i prodotti presenti nella box sono solitamente sfusi. Babaco Market ha contribuito a salvare oltre 700 tonnellate di frutta e verdura. Attualmente, collabora con 100 produttori sparsi su tutto il territorio nazionale e i prodotti inseriti nelle box sono 100% Made in Italy.

 

 

L’ultima campagna lanciata in collaborazione con Dentsu Creative ha l’obiettivo di sollecitare i valori e la mission di Babaco Market. Con creatività e astuzia si mette in evidenza l’unicità di frutta e verdura. In questo modo il consumatore si sentirà sicuramente riconosciuto e identificato in una campagna che sollecita la diversità e la rende un principio di unicità soprattutto in una società in cui i difetti vengono visti come deficit e la perfezione è un ideale da seguire. È geniale porre una campagna che sollecita la lotta contro lo spreco alimentare facendo leva su temi sociali attuali.

 

 

 

 

 

 

 

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