Lavorare nel digital marketing, i diversi percorsi possibili

Il mondo del digitale è un modo tanto pieno di opportunità, quando ampio e confusionario.

Infatti il problema che riscontro nelle persone che ci si avvicinano per la prima volta è proprio questa percezione di confusione e disorientamento.

Per questo ho cercato di riassumere all’interno di questo articolo quali sono i percorsi professionali che una persona che si forma sul digital marketing può decidere di intraprendere.

Non ti parlerò nel dettaglio delle perse professioni del digital marketing, ma dei percorsi professionali che puoi scegliere di intraprendere.

Premessa

Faccio prima una piccola ma doverosa premessa sul tema.

In questo articolo ti parlerò di 4 differenti percorsi percorribili nel mondo digital.

Ci tengo a sottolineare che nessuno di questi è migliore degli altri, come vedrai nelle prossime righe, ogni percorso ha delle caratteristiche proprie, dei pro e dei contro, tutti elementi che devono andare ad incastrare con le caratteristiche perse di ogni persona.

Il percorso che secondo le tue caratteristiche senti più tuo è il percorso migliore da intraprendere per te.

E tra l’altro iniziare un determinato percorso professionale non vuol dire precludersi in futuro di passare a un altro.

Bene, dopo questa doverosa premessa, iniziamo.

Lavorare nel digital marketing come dipendente in azienda

Il primo percorso professionale percorribile per lavorare nel digital marketing di cui voglio parlarti è quello da dipendente in azienda.

Le aziende di medie dimensioni spesso hanno un reparto marketing interno, che si occupa di curare totalmente il marketing (e quindi anche il digital marketing) dell’azienda, oppure si occupa soltanto dell’aspetto strategico e di coordinamento, o comunque soltanto di una porzione del marketing, delegando il grosso ad un’agenzia di comunicazione esterna.

Pro: grande stabilità costituita da tutti i grandi vantaggi di essere un dipendente (posto fisso, stipendio che arriva ogni fine mese, ferie retribuite, ecc.) e possibilità di appassionarsi a un’azienda e sposarne il progetto, facendo parte di un team.

Contro: sicuramente la poca scalabilità economica, caratteristica propria del lavoro da dipendente (non vuol dire che non si possano raggiungere stipendi consistenti, ma sicuramente non a ritmi particolarmente veloci). Un pro per molti potrebbe essere proprio il fatto di lavorare in modo verticale soltanto su un’azienda, che potrebbe quasi diventare monotono. Altro aspetto negativo è il fatto che il dipendente per definizione, tende a vendere il proprio tempo (quelle 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana) e non tanto i risultati o le competenze che porta in azienda.

Come intraprendere questo percorso: solitamente se si vuol intraprendere il percorso in azienda, a meno che non si abbia già esperienza pregressa, si deve iniziare con uno stage, proponendosi ad eventuali annunci di lavoro proposti dalle aziende. Si deve essere sicuramente pronti a dello scetticismo iniziale, spesso le aziende italiane che ricercano stagisti in questo settore non hanno ancora consapevolezza del digitale e sarà necessario fargliene capire l’importanza e i risultati che può portare.

Lavorare nel digital marketing in un’agenzia di comunicazione

Se non si lavora in azienda come dipendente, si potrebbe lavorare in un’agenzia di comunicazione (o una delle tante sfaccettature del caso come agenzie marketing, web agency, media agency, ecc.).

Solitamente le agenzie di comunicazione ricercano figure molto verticali nelle competenze (copywriter, Facebook specialist, Google advertiser, designer, ecc.), per cui se si vuole intraprendere questo percorso è necessario sviluppare la cosiddetta T-shaped skills.

Pro: ci si ritrova in un contesto professionale estremamente dinamico, creativo e stimolante in cui si è a contatto con un contesto giovane e in forte crescita. Si ha inoltre la possibilità di lavorare su persi progetti persi, il che è molto stimolante.

Contro: spesso le realtà come quelle dell’agenzia di comunicazione sono molto competitive, il che potrebbe risultare uno svantaggio nel lungo termine se non si ha una predisposizione o le energie per stare dietro a certi ritmi di crescita.

Come intraprendere questo percorso: anche qui il primo passo è molto simile a quello di una normale azienda (d’altronde un’agenzia di comunicazione non è altro che un’azienda che fa semplicemente soltanto questo per altre aziende), ovvero proporsi agli annunci di lavoro delle agenzie, che sono sicuramente molto più frequenti che quelli di aziende che vogliono sviluppare un proprio reparto marketing interno.

Qui faccio una piccola precisazione.

Ti ho parlato di lavorare come dipendente in agenzia, ma spesso un’opzione è quella di lavorare in un’agenzia liquida, ovvero un’agenzia composta da tanti freelance, che quindi non ha dipendenti assunti, ma collaboratori che fanno parte del team, ma che lavorano come freelance con p.iva.

Lavorare nel digital marketing come freelance

E visto che ci siamo, parliamo proprio dei freelance, questa categoria a se stante.

Essere freelance, lavorare con una propria p.iva, è una questione di mindset e uno stile di vita che si deve sposare, indipendentemente dal settore in cui si opera.

Pro: hai piena libertà del tuo tempo e dei clienti con cui lavorare, puoi decidere come impostare la tua giornata lavorativa e cosa fare. Tutti i meriti di quello che fai vengono associati direttamente e unicamente a te.

Contro: le tue entrate sono strettamente collegate al tuo tempo, se non lavori, non generi entrate, ad esempio un giorno di malattia non ti viene retribuito dalla tua azienda. Hai grandissime responsabilità e tutto è nelle tue mani, devi curare praticamente ogni aspetto della tua attività, anche quelli di cui non vorresti curarti (la parte amministrativa, le scocciature, il recupero crediti, ecc.) Per contro, ogni demerito, ogni cosa negativa che dovresti fare, si rinfaccia solo e unicamente su di te, senza cuscinetti ad attutire la caduta.

Come intraprendere questo percorso: si inizia piano piano, trovando i primi clienti e magari lavorando per pochi soldi e gradualmente iniziando a generare casi studio da inserire nel proprio portfolio per potersi vendere a nuovi potenziali clienti e ampliare il proprio roster di clienti e le proprie entrate gradualmente facendosi conoscere. Ti do un piccolo consiglio, inizialmente potresti iniziare questo percorso anche senza p.iva, lavorando con prestazione occasionale o altri tipi di progetti, che sono soluzioni che però non vanno bene a tutti i clienti, per cui è un effettivo vantaggio competitivo per individuare nuovi clienti.

Quello che ho imparato nel tempo conoscendo persi professionisti freelance (sia nel campo del digital che in altri settori) è che si ha bisogno di una precisa predisposizione a questo tipo di lavoro, bisogna essere disposti a lavorare tanto, organizzare bene il proprio lavoro, essere costantemente sotto pressione… insomma, bisogna avere le caratteristiche necessarie per essere freelance, percorso professionale che sicuramente non è per tutti.

Il ruolo dell’imprenditore nel digital marketing

Abbiamo parlato prima di poter lavorare all’interno di un’agenzia di comunicazione.

E se ne fondassi tu una tua?

In questo modo diventeresti imprenditore, creando una tua azienda e una squadra di persone che possono lavorare con te per accrescere il business. Potresti quindi avere graphic designer, advertiser, project manager, copywriter, ecc. che lavorano con te.

Pro: si ha maggiori possibilità di scalabilità economica rispetto a qualsiasi altro dei percorsi che abbiamo visto prima, si ha la possibilità di delegare del lavoro e di costruire una squadra di persone che possano credere nel tuo progetto e supportarne la crescita, andando a coprire anche competenze che tu personalmente non possiedi e/o non vuoi possedere. Se costruisci una tua azienda hai libertà massima sotto persi aspetti tra cui la gestione del tempo o della direzione professionale che vuoi prendere giorno dopo giorno.

Contro: non farti confondere dal “delegare”. L’imprenditore è comunque colui che lavora più di tutto, o almeno lo è nell’accezione positiva del termine. Semplicemente perché l’imprenditore non deve essere un capo ma un leader, che guida la propria squadra, indica la direzione ma è anche il primo che corre per raggiungere gli obiettivi, dietro lo segue la propria squadra. Di contro ce ne sono sicuramente molti, il maggiore oltre quello di cui ti ho appena parlato è sicuramente la grandissima responsabilità che ti ritroverai sulle spalle, legata a… tutta l’azienda! Tutte le persone dipendono da te e dalle tue decisioni, devi essere pronto a sopportare questo peso.

Come intraprendere questo percorso: in questo caso mi dispiace ma non esiste una risposta. Non c’è un percorso predefinito per diventare imprenditore, è un processo lungo, graduale e pieno di ostacoli che puoi soltanto iniziare a percorrere e trovare la strada man mano che la percorri. Sicuramente se vuoi fare l’imprenditore e aprire una tua agenzia di marketing, è necessario avere tanta esperienza e qualità sulle spalle in questo settore, per poterla trasmettere ai tuoi collaboratori e magari avere già un rete di contatti del settore per iniziare a vendere i servizi dell’agenzia.

Sicuramente la strada imprenditoriale è tra tutte quella più difficile e rischiosa da percorrere, perché ci si va a caricare di tantissime responsabilità, non solo le proprie, ma anche quelle delle persone che lavoreranno con noi.

Si deve essere quindi pronti e sicuri di fare questo passo, che solitamente molti decidono di compiere soltanto dopo anni di lavoro ed esperienza come dipendente in aziende o come freelance.

Conclusioni

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile per conoscere i persi percorsi percorribili per lavorare nel digital marketing.

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In questo articolo ti ho parlato dei persi percorsi percorribili per lavorare nel digital marketing, a presto e ricorda…

Comprendi e sfrutta il digital marketing. Oppure rimani succube del suo potere e accettane le conseguenze.

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