Può un semplice articolo sulla Lead generation configurarsi come una love story alla Nicholas Sparks?
Te lo dico io…
Può.
E, mano a mano che leggerai, te ne renderai conto anche tu.
Perché la Lead generation è un viaggio contorto ed accidentato.
È un cammino ricolmo d’incertezza, dal principio fino alla sua conclusione.
Può essere scadenzato da momenti di stress e può portare ad insonnia duratura.
Una inquietante trama horror, insomma…
Già, così potrebbe apparire.
Ma proprio qui sopra ho citato quell’insuperabile romanziere e narratore di sentimenti che è Nicholas Sparks…
Mica Edgar Allan Poe.
Fidati, c’è il risvolto della medaglia.
Ma dovrai arrivare fino in fondo per poterlo capire davvero.
Leggi quest’articolo e scoprirai perché la Lead generation mi ricorda tanto i primi teneri momenti di corteggiamento tra due ragazzi che si piacciono.
Ah certo, tu sei qui per comprendere il processo di marketing…
Tranquillo, ti sarà chiara anche cos’è la Lead generation nuda e cruda.
Buona lettura!
In questo articolo
Che cos’è la Lead generation
Per giungere alla vera e letterale definizione di Lead generation, bisogna prima capire cos’ è un Lead.
Un Lead è un’entità, una persona od una azienda che ha manifestato un certo interesse nei confronti di un prodotto o servizio che tu proponi (o del brand stesso) e da cui hai ottenuto un contatto.
La Lead generation è, quindi, la creazione di un contatto interessato.
Con questo termine non si intende solo la realizzazione di un elenco di nuovi possibili clienti, ma di un reale rapporto con essi, genuino e duraturo.
Il primo obiettivo di una Lead generation è quello di avvicinare, attraverso i canali digitali, il maggior numero di utenti, da cui, col tempo, emergeranno solo utenti davvero interessati.
Tutto facile, giusto?
E invece no.
Una Lead generation efficace richiede parecchio dispendio di tempo ed energie.
Non è per niente semplice ideare un piano in grado di generare nuovi potenziali clienti…
Figurarsi a progettarlo e metterlo in pratica.
Problema di fondo
Il problema di fondo è che l’attenzione delle persone è drasticamente implosa.
Specialmente durante gli anni dell’esplosione digitale.
Il fatto è che siamo letteralmente e continuamente bombardati da informazioni, proposte e pubblicità.
E cosa fa il nostro bel cervello quando è messo alle strette in questo modo?
Stacca la spina, il pigrone.
E le aziende?
Come fanno a comunicare con questa nuova popolazione che non ha alcuna intenzione di ascoltare troppo?
Be’, devono incentivare l’avvicinamento al cliente.
Anzi…
Non “al” cliente.
Ma “del” cliente.
La differenza è sottile, ma decisiva.
In mezzo al grande ventaglio di possibilità che si apre davanti all’acquirente ogni volta che ha bisogno di qualcosa, l’azienda che vince è quella che riesce a farsi scegliere (ma va!?).
Sembra banale…
Ma non basta più aprire un esercizio ed attendere con un po’ di pazienza che i clienti comincino ad entrare a frotte.
La concorrenza oggi è spietata.
E anche nella regione più remota ed inaccessibile delle Dolomiti esisteranno almeno due attività di una medesima categoria che si faranno concorrenza.
L’unicità e l’esclusività, nel mercato odierno, sono chimere.
E un potenziale cliente è libero di spendere dove vuole.
Ma chi possiede e sa maneggiare meglio il marketing dell’attrazione, di certo parte un passo avanti.
Il famoso imbuto
Se già possiedi una infarinatura generale di cos’è la Lead Generation, allora avrai di certo sentito parlare del mitico Funnel.
Il Funnel (“imbuto” in inglese) è un simbolismo utilizzato nel marketing per indicare il processo che porta una persona dall’ignorare un brand, fino al momento in cui lo conosce pienamente e di cui, nel migliore dei casi, ne diviene sostenitore e portavoce.
Come abbiamo visto poco sopra, l’obiettivo iniziale della Lead generation è quello di agganciare più persone possibili.
È per questo che l’imboccatura dell’imbuto è così ampia.
Poi, il collo comincia a stringersi.
Gli individui “poco in target” cominciano a staccarsi dal processo e rimangono sempre meno persone.
Niente paura!
Ricorda che se piaci a tutti, non piaci a nessuno.
Quindi, non temere se dalla piccola uscita dell’imbuto zampilleranno fuori pochi contatti.
Piuttosto, rallegrati!
Perché avrai la garanzia che si tratta di potenziali clienti davvero coinvolti…
Pure pronti a spendere.
E attenzione!
Non è detto che chi ti ha detto no la prima volta, lo dica anche una seconda.
Lo stato d’avanzamento nel processo d’acquisto (o di interessamento al brand) è diverso da persona a persona.
Devi dare tempo anche ai più “ritardatari” (i cosiddetti clienti freddi) di conoscerti ed apprezzarti.
C’è dell’altro…
D’accordo, ora hai capito che cos’è la Lead generation, però…
Non ti sembra che manchi qualcosa?
Mi spiego meglio:
La Lead generation è un processo attuativo e applicabile…
Ed io ti ho descritto solo che cos’è.
Al momento, è come se ti avessi spiegato come si va in moto, senza avertela fatta provare neanche mezza volta.
Io non credo che sia abbastanza. E tu?
Non sarebbe più interessante scoprire anche come si fa la Lead generation?
Fino ad ora ti ho solo mostrato la banale teoria…
Cose che potresti facilmente reperire su qualsiasi paginetta internet e che chiunque potrebbe propinarti.
E se, invece, ti dicessi che Digital flow ha progettato una Guida in 7 punti sulla Lead generation?
Ecco cosa acquisirai leggendola:
- Funzionamento del processo di Lead generation;
- Competenze nella concreta realizzazione;
- Comprensione di tutte le sue fasi;
- Tips e consigli utili per cominciare a generare un flusso di clienti.
Tranquillo, non costa una lira.
Non devi fare altro che scrivere qui la tua mail e noi di Digital flow ti recapiteremo la nostra Guida in 7 punti sulla Lead generation.
Ma eccola…
La sento la protesta latente che si sta materializzando:
-Ehy, ma perché mi devo iscrivere? Digital flow pubblica sempre materiali ed articoli senza chiedermi niente! Perché stavolta è diverso?
Hai completamente ragione.
Pubblichiamo di continuo contenuti che speriamo garantiscano il massimo a te ed agli altri lettori, in modo tale che tutti possano comprendere e sfruttare il digital marketing senza venirne travolti.
Ma quello che era nato come un semplice articolo, ci è letteralmente esploso tra le mani, crescendo e diventando la Guida che ti sto presentando.
No, non ci sono dentro le coordinate per il Sacro Graal, ma abbiamo comunque ritenuto opportuno consentire l’accesso solo a chi appartiene alla community.
Non siamo gelosi di ciò che pubblichiamo e consideriamo il Sapere un bene da condividere…
Ma non vogliamo neanche che i contenuti di questa Guida si disperdano troppo tra i marosi del web.
E contestualmente vogliamo premiare chi deciderà di unirsi a noi, perché sappiamo che condivide i nostri stessi obiettivi.
Comunque… a te l’ultima scelta.
E poi… non scordiamocelo:
Io ti avevo promesso una love story…
Vuoi davvero perdertela?
Proprio oggi?
A tuo rischio e pericolo, perché sai…
Potresti trovarci in mezzo anche qualche spunto interessante, che potrebbe rivelarsi utile in contesti extra marketing…
E non aggiungo altro.
Ottieni la guida cliccando su questo link.
Buona lettura!